Dati tecnici
Lunghezza del percorso: 32,7 km
Dislivello: SALITA 740 metri, DISCESA 820 metri
Punti acqua lungo il percorso: La Bruna, 100 metri prima della chiesa
Dislivello: SALITA 740 metri, DISCESA 820 metri
Punti acqua lungo il percorso: La Bruna, 100 metri prima della chiesa
Dove dormire:
PONTE PATTOLI:
Web: https://lavalledeltevere.com/
- Casale La Valle del Tevere
Web: https://lavalledeltevere.com/
- Braccesca Style Anima e Gusto
Descrizione della tappa:
Marradi (365 m.) è un piccolo borgo montano collocato sul versante romagnolo dell’appennino tosco-emiliano ed è conosciuto per aver dato i natali al poeta Dino Campana, autore dei “Canti Orfici”.
Il prodotto tipico di questo grazioso paese è il Marrone Buono (marchio IGP) e ogni anno, ad ottobre, si tiene la sagra con prodotti locali a base di castagne.
Il paese è ben collegato con i trasporti pubblici, in particolar modo con la linea ferroviaria. Dalla stazione (Marradi-Palazzuolo sul Senio) parte quindi il nostro itinerario.
Uscendo dalla stazione, ci si incammina verso il centro storico e in via Fabbri, appena superato il fornaio, si svolta a sinistra in Vicolo della Badia. Alcuni cartelli escursionistici indicano, tra gli altri, il “Cammino di Dante” (C.D.) e l’eremo di Gamogna (h. 3,15) (sentiero 521). Alcuni tratti del percorso coincidono con l'Alta Via dei Parchi.
Il sentiero comincia a salire tra le case e, dopo circa 1,5km, svolta a sinistra (la strada sembra continui diritta ma termina in una proprietà privata senza possibilità di proseguire). Si continua in uno splendido bosco e, dopo circa 3,2 km, si arriva alla Casa Monte Gianni con bella vista sugli appennini e sul borgo di Marradi.
Si attraversa la proprietà e si tiene la destra su una strada forestale in salita.
Dopo circa 6,7km il sentiero si divide: a destra si sale verso il Monte Val del Calvo (849 m.), mentre noi evitiamo la salita mantenendo la sinistra.
Dopo circa 8,7 km si arriva nel punto più alto di questa prima parte di tappa e da qui si comincia ad intravedere l’isolato eremo di Gamogna, poco più in basso. Continuare in discesa lungo la strada forestale fino ad arrivare al cimitero di Gamogna dove un cippo ricorda la caduta dei comandanti partigiani Vittorio Bellenghi e Bruno Neri del “Battaglione Ravenna” (10 luglio 1944).
Superato il cimitero, proseguire sulla strada forestale in leggera salita (sulla destra, possibilità di fare rifornimento di acqua) fino a arrivare allo splendido eremo di Gamogna (830 m.) (9,5 km) dove nella stagione estiva vivono alcune suore delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme.
Il prodotto tipico di questo grazioso paese è il Marrone Buono (marchio IGP) e ogni anno, ad ottobre, si tiene la sagra con prodotti locali a base di castagne.
Il paese è ben collegato con i trasporti pubblici, in particolar modo con la linea ferroviaria. Dalla stazione (Marradi-Palazzuolo sul Senio) parte quindi il nostro itinerario.
Uscendo dalla stazione, ci si incammina verso il centro storico e in via Fabbri, appena superato il fornaio, si svolta a sinistra in Vicolo della Badia. Alcuni cartelli escursionistici indicano, tra gli altri, il “Cammino di Dante” (C.D.) e l’eremo di Gamogna (h. 3,15) (sentiero 521). Alcuni tratti del percorso coincidono con l'Alta Via dei Parchi.
Il sentiero comincia a salire tra le case e, dopo circa 1,5km, svolta a sinistra (la strada sembra continui diritta ma termina in una proprietà privata senza possibilità di proseguire). Si continua in uno splendido bosco e, dopo circa 3,2 km, si arriva alla Casa Monte Gianni con bella vista sugli appennini e sul borgo di Marradi.
Si attraversa la proprietà e si tiene la destra su una strada forestale in salita.
Dopo circa 6,7km il sentiero si divide: a destra si sale verso il Monte Val del Calvo (849 m.), mentre noi evitiamo la salita mantenendo la sinistra.
Dopo circa 8,7 km si arriva nel punto più alto di questa prima parte di tappa e da qui si comincia ad intravedere l’isolato eremo di Gamogna, poco più in basso. Continuare in discesa lungo la strada forestale fino ad arrivare al cimitero di Gamogna dove un cippo ricorda la caduta dei comandanti partigiani Vittorio Bellenghi e Bruno Neri del “Battaglione Ravenna” (10 luglio 1944).
Superato il cimitero, proseguire sulla strada forestale in leggera salita (sulla destra, possibilità di fare rifornimento di acqua) fino a arrivare allo splendido eremo di Gamogna (830 m.) (9,5 km) dove nella stagione estiva vivono alcune suore delle Fraternità Monastiche di Gerusalemme.
Si ritorna sui propri passi fino al cimitero dell’eremo e si imbocca il sentiero in discesa fino ad arrivare ad alcuni prati (635 m.) (11,2 km).
Ora il sentiero svolta a sinistra e, dopo aver attraversato il torrente Acerreta, ricomincia a salire.
Qui la salita si fa dura ma, una volta usciti dal bosco ed arrivati sulle selvagge creste di questo appennino sconosciuto, il panorama spazia a 360 gradi su boschi a perdita d’occhio. L’eremo di Gamogna è ancora visibile alle nostre spalle e da questo punto rende l’idea della posizione amena di questo luogo di fede.
Ora il sentiero svolta a sinistra e, dopo aver attraversato il torrente Acerreta, ricomincia a salire.
Qui la salita si fa dura ma, una volta usciti dal bosco ed arrivati sulle selvagge creste di questo appennino sconosciuto, il panorama spazia a 360 gradi su boschi a perdita d’occhio. L’eremo di Gamogna è ancora visibile alle nostre spalle e da questo punto rende l’idea della posizione amena di questo luogo di fede.
Si prosegue sul sentiero e finalmente termina la salita (14,2 km). Ora il sentiero scende leggermente in mezzo al bosco, ma dopo poche centinaia di metri, si torna a risalire fino a conquistare il monte Bruno, il punto più alto di questa tappa (1087 m.) (14,7 km).
Il sentiero prosegue pressoché in piano, se non con qualche piccola salita e discesa, fino ad incrociare la strada provinciale 76 che sale da Tredozio (in questo tratto è sterrata). Attraversare la strada e proseguire seguendo le indicazioni “Sentiero delle Foreste Sacre” (16,4 km). Continuare sul sentiero seguendo sempre le indicazioni per “San Benedetto in Alpe” (16,7 km e 16,9 km) e, dopo una discesa su lastroni di roccia (21 km), svoltare a sinistra in direzione del paese di San Benedetto in Alpe dove è possibile visitare l’abbazia benedettina e dove termina la prima tappa. |
Percorso e dislivello:
Traccia GPX:

9_-_molino_vitelli_-_ponte_pattoli.gpx | |
File Size: | 416 kb |
File Type: | gpx |